In libreria il saggio di Paola Abbruscato, “Impressioni di Sicilia. Il Dīwān di Ibn Hamdīs in musica”, Edizioni Progetto Accademia, pp. 48, euro 9,90




«Siamo legati da parentele con loro (i Musulmani) e mescolati, così da essere divenuti come una gente sola».
Il legame tra il popolo arabo e quello siculo è innegabile. Secoli di commistione culturale testimoniano che non esiste una cultura superiore alle altre, ma esistono realtà differenti con pari dignità che, unite insieme, possono dar vita a ulteriori tesori.
Ed è proprio in quest’ottica che si inseriscono i meravigliosi versi di Ibn Hamdis, uno dei più importanti poeti arabo-siculi del XII secolo. Costretto a fuggire a causa dell’arrivo dei nemici Normanni, dedicherà struggenti versi alla sua patria lontana: la Sicilia, terra dalle mille contraddizioni che spesso esaspera e spinge ad andar via, ma anche terra di tolleranza ed accoglienza verso il prossimo. Terra di primi amori, di agrumeti e gelsomini profumati…  Oggi, i suoi versi arrivano fino a noi grazie al lavoro di artisti provenienti da tutte le parti del mondo, attraverso un terreno comune e neutrale, nel quale la diversità diventa un elemento fondante, non discriminante: la musica.

Paola Abbruscato, classe ’89 è nata e vive a Paler­mo, nella calda Sicilia. Laureata in Comunicazio­ne Internazionale presso l’Università degli Studi di Palermo, studia inglese ed arabo e negli anni si appassiona al forte legame che unisce la cultura della sua terra con quella araba. A questa passio­ne si unisce quella per la musica che la porta a scoprire realtà nazionali e internazionali ispirate ad una vera e propria tradizione arabo-sicula, da cui prende spunto questa pubblicazione.

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