Edoardo Marengo, “La pragmatica musicale nella liturgia dopo il Concilio Vaticano II. Cum musica fit sacra”, prefazione di Roberto Tagliaferri, Edizioni progetto Accademia, pp. 248, euro 16,90
Molto
probabilmente, la presenza della musica nella liturgia potrebbe sembrare ai non
addetti ai lavori quasi un fatto scontato tanto da non richiedere
approfondimenti o momenti di riflessione. Invece, la questione della musica per
la liturgia è una di quelle più dibattute di tutti i tempi. Le problematicità
sono molteplici e le riflessioni esposte dai vari pensatori che si sono
occupati di questo tema non sempre aiutano a mettere ordine, anzi talvolta possono
aumentare le perplessità.
L’autore, nel suo lavoro,
passa in rassegna le varie teorie esposte nel corso del tempo da studiosi di
grande rilievo cercando in tal modo di aiutare a comprendere come la presenza
della musica nella liturgia non sia qualcosa di scontato o, come alcuni
pensano, un di più rispetto alla liturgia stessa, ma ne è parte integrante,
mezzo attraverso il quale l’assemblea dei fedeli partecipa al rito sacro in
modo sacramentale. Cantare e suonare strumenti non è un fatto meccanico, ma è
esso stesso incontro con Dio.
Quale musica? Quali difficoltà
si incontrano nel quotidiano? Cosa può essere definito sacro e cosa no?
Bisogna dare delle linee guida o si rischia in questo modo di cadere in una
fissità che non permette di adeguarsi alle esigenze dei partecipanti ai riti
sacri? Gli interrogativi sono molteplici. Edoardo Marengo, in modo puntuale e
preciso, ci espone passo dopo passo le tesi più importanti riguardo questo
complesso argomento, ma anche le questioni pratiche che affrontano coloro che
in una diocesi si occupano in prima persona della musica nella liturgia.
EDOARDO MARENGO, nasce ad Alba e, dopo la
maturità classica presso il liceo classico “G. Govone” di Alba (Cn), ha
conseguito il Baccalaureato in Teologia presso lo STI di Fossano (Cn) e la
Licenza in Teologia con specializzazione Liturgico Pastorale presso l’Istituto
di Liturgia Pastorale dell’Abbazia benedettina “Santa Giustina” di Padova,
incorporato al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. Ha svolto i suoi studi
musicali presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Alba, approfondendo
successivamente la metodologia dell’educazione musicale e la direzione corale.
È docente di religione nella scuola secondaria di secondo grado. È diacono,
direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Alba, dove da anni svolge
il suo impegno pastorale nel campo musicale e teologico liturgico. È sposato
con Serena e papà del piccolo Gioele.
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